villa_del_barone_1

A Montemurlo è stata appena messa la villa del Barone, un immobile con cinque secoli di storia alle spalle, un ruolo centrale nella storia dei Medici e, per arrivare ai giorni nostri, dal destino alquanto incerto.

La villa, si legge in un vecchio articolo del Tirreno, “appartiere all’immobiliare “Villa Il Barone”, cui nel 2005 il Comune diede il via per il piano di recupero. Si trattò di un evento che venne salutato con grande soddisfazione da parte di tutti i montemurlesi. Oltre al consolidamento e alla realizzazione di una prestigiosa sala convegni il progetto, valutato e approvato dalla Soprintendenza ai Beni Culturali, prevedeva la realizzazione di un albergo con piscina e 30 camere e un parcheggio per 74 posti auto. Non solo, particolare attenzione venne prestata ai due parchi della villa, uno romantico e uno rinascimentale, che dopo il restauro avrebbero dovuto essere messi a disposizione dei montemurlesi”.

villa_del_barone

Queste sono le caratteristiche della villa come si leggo sul sito di annunci immobiliari Immobiliare.it.

La storia. Scrive Roberta Franchi su InStoria: “Non si hanno fonti certe sulla proprietà della villa sino al trecento, quando la famiglia dei Pazzi si insediò stabilmente a Montemurlo. Nel 1325 Castruccio Castracani distrusse la fortificazione, difesa da quaranta armigeri, da Neri dei Pazzi e da Giovanni di Redice Adimari. Della torre e del castello già dei Guidi, ad oggi non rimane traccia visibile”. E poi, ancora: “Questa elegante fattoria fu, infatti, la residenza estiva di S. Maria Maddalena de’ Pazzi (1566-1607), ultima canonizzata tra i santi fiorentini”. Fino ad arriva alla fine dell’800 e a Cristiano Banti.

Gli interni e curiosità. Si legge sul sito di InToscana. “Gli interni della villa, sono ricchi di decorazioni e statue di gusto tardobarocco e noeclassico, a partire da quelle del grande salone centrale. Di notevole pregio le tempere del Salone delle Marine, eseguite da Antonio Cioci nel 1765-66 e le tele con vedute fantastiche del salone del secondo piano, opera di Niccolò Pintucci del 1731. L’antica Villa del Barone riserva sorprese agli amanti del brivido: sembra infatti che la villa durante le fredde notti di dicembre, venga visitata dal fantasma della figlia del Barone, che fu murata viva nell’edificio perché rimasta incinta prima del matrimonio. Alcuni dicono addirittura di aver visto il fantasma dello stesso Barone aggirasi solitario nelle grandi sale decorate. Fantasmi o no, nessuno ha scoraggiato i vandali dal deturpare gli interni della villa, che sono attesi ad un lungo lavoro di restauro da parte addetti della nuova proprietà, intenzionata a riportare agli antichi splendori un edificio ricco di storia e di fascino”.