Martedì 16 luglio il Colibrì di via Pasubio ospita una serata all’insegna della sostenibilità con Rifò e Funghi Espresso.

Alle 22 Lorenzo Sciadini, esperto di marketing in economia circolare e curatore di Recò Festival a Prato, incontrerà Niccolò Cipriani (Rifò) e Antonio Di Giovanni (Funghi Espresso).

Rifò è un marchio di moda pratese che promuove un modello economico etico e sostenibile. Rifò utilizza solo filati rigenerati, “creati attraverso il processo di rigenerazione che avviene dalla raccolta e selezione di vecchi indumenti, i quali vengono sfilacciati, trasformati di nuovo in materia prima, filati e poi tessuti in morbidi maglioncini in cashmere, cotone o fresche t-shirt estive e teli mare”, si legge nella presentazione. Questo processo permette non solo di riciclare vecchi indumenti ma anche di ridurre i consumi di acqua, di pesticidi e di prodotti chimici utilizzati normalmente durante la produzione. La giovane azienda pratese produce interamente a Prato.

Funghi Espresso invece è una startup innovativa che produce funghi freschi in modo sostenibile e naturale, utilizzando il fondo di caffè proveniente bar e ristoranti del territorio come substrato per la coltivazione. Oltre alla produzione di funghi freschi, Funghi Espresso è specializzata nella produzione di substrato pronto per la coltivazione di funghi (kit). “Funghi Espresso” – si legge nella nota – si ispira alla teoria della Blue Economy (teoria economica sviluppata all’economista Gunter Pauli), dove gli scarti di un ciclo produttivo sono riutilizzati in altri cicli produttivi, in un effetto chiamato a “cascata”. I sistemi produttivi quindi non sono visti in maniera distinta e separata gli uni dagli altri, ma in modo integrato dove gli scarti provenienti da un ciclo produttivo possono essere recuperati o riciclati in un altro ciclo produttivo per generare nuova energia, nuova ricchezza e nuovi posti di lavoro”.

Non solo. Funghi Espresso favorisce il riutilizzo delle risorse a livello locale introducendo il concetto di “Urban Farming” – spiega ancora la presentazione – dove gli scarti (fondi di caffè) sono valorizzati nei pressi della città, per la produzione di beni alimentari con elevato valore nutritivo come i funghi”.