Giovedì 14/4 – Pupo in Concerto – Obihall

©_ANGELO_TRANI
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Pupo in concerto a Firenze, ed è già un evento. Enzo Ghinazzi non ha alibi per Firenze, perché pur essendo praticamente aretino, ha incarnato in una canzone uno spirito di fiorentinità che pochi hanno avuto. Pupo è un manifesto, il manifesto dei primi anni ottanta, dove si andava in discoteca e si beveva la Coca Cola: a Napoli c’era Nino D’Angelo che con il suo raffinato casco d’oro e suoi jeans si trovava alla perfezione come ragazzo della curva B, ad Avellino c’era Ciriaco De Mita, a Roma c’era l’ultimo Rino Gaetano, ed a Firenze avevamo PUPO. In molti potranno parlare di “concerto trash”, agghiacciante epiteto usato casualmente per i film di Bruno Corbucci e Tomas Milan da coloro la cui cultura arriva a considerare Guido Catalano intelligente. Noi siamo serissimi nel giudicare un personaggio dello spettacolo italiano: Pupo è un’eccellenza italiana della pop music. Tralasciando le sue dichiarazioni sulla vita privata, che fanno comunque pari in una classifica degli eccessi con quelli di Rosy Bindi, il signore in questione ha fatto praticamente tutto quello che gli era possibile fare, travestendosi sempre da eterno adolescente, perché la statura glielo consentiva, anzi glielo imponeva. Pupo canta tuttora “Gelato al cioccolato”, anche se ha 61 anni. Pupo ha cantato “Italia amore mio” nel 2010 a Sanremo con Emanuele Filiberto. Pupo ha fatto televisione incollando alla sedia milioni di telespettatori. Pupo è un simbolo dell’Italia nel mondo. Pupo ha inaugurato una gelateria lo scorso anno a Ponticino, battezzandola appunto “Gelato al cioccolato”. Pupo è un campione di poker. Pupo è un calciatore della nazionale italiana cantanti, e tifa Fiorentina. Se ci fosse un Oscar per la perseveranza artistica, questo andrebbe direttamente al Ghinazzi. Glielo consegnerebbe sicuramente l’altro premiato, per la perseveranza politica, Massimo D’Alema. Che vi dobbiamo dire? Se esiste Colapesce, se esiste Iosonouncane, se esiste Calcutta, ringraziamo il nostro patron dei cantanti italiani, santo Mimmo Modugno, che ancora preserva Enzo Ghinazzi su un palco. “Su di noi”, il nostro Pupo.

Venerdì 15/4 – Alberto Camerini in concerto – Auditorium Flog

alberto-camerini“Povero Alberto Camerini, che ci nasci in Brasile, terra fantastica. Che ti trasferisci da piccolo in Italia, che sei un bel musicista, che lavori con Finardi e Claudio Rocchi, che ti inventi un personaggio come fece la buonanima di Bowie: in Italia, da noi, proprio quando avevi concorrenti importanti nel nostro mercato come Bertrand Plastique e Fiordaliso. Alberto, sei un signor artista, anche se non hai avuto la genialità di uccidere sul palco il tuo Arlecchino come fece l’appena citato tuo collega d’oltremanica. E stasera ti ritrovi nella splendida cornice dell’ Auditorium Flog, per un live in una serata dedicata agli anni ottanta: un live come tanti altri, che ci piacerà sicuramente, ma che non ti renderà onore. “ Ok, ci è piaciuto recensire sta serata dopo essere stati posseduti dallo spirito di Ritchie Finestra. Vi piaccia o meno Alberto Camerini sarà sul palco della Flog, e questo è uno sprone per passare una serata all’insegna del divertimento, qualora questioni impellenti come le trivelle vi abbiano resi improvvisamente seriosi. I maccheroni elettronici vi aspettano, nel più puro spirito sintetico degli anni ottanta, che tanto denigrate (non si sa bene perché), ma che poi frettolosamente apprezzate e ballate all’insegna del disimpegno da vodka tonic. La musica è intrattenimento, non ve lo dimenticate, anche se il disco di De Andrè è sul vostro comodino, da accompagnarsi rigorosamente con un bel the chimico Twinings alla vaniglia.

Sabato 16/4 – Levante in concerto – Viper Theatre

levante-in-concertoLevante è carina, canta bene, ha dei testi adeguatamente intimisti e ben eseguiti. E’ quasi perfetta, fosse che il nome, non giriamoci intorno, è quello di Pieraccioni ne “Il Ciclone”. E fosse che non abbiamo capito realmente il senso di mezzo testo scritto da lei. Claudia Lagona, vero nome di Levante, sarebbe stata perfetta chiamandosi Claudia Laghi. Sarebbe stata perfetta davvero se avesse ascoltato meno Max Gazzè, che i suoi rebus musicali funzionano fino ai 26 anni, prima di divenire quasi “supercazzole”. Però vogliamo molto bene a Claudia, perché incarna meglio di altre lo status della ragazza fra i venti ed i trenta che tutti noi incontriamo nelle situazioni presenzialiste, in qualunque posto si svolgano. Rivediamo il look, incrociato fra Madonna del 1982 , Nilla Pizzi del primo Sanremo e la linea di COS (a saldo). Rivediamo l’approccio, da musicista indipendente che sognava Sanremo Giovani. Proprio al Festival sarebbe stata perfetta Claudia: in un Sanremo degli anni ottanta, a prendersi anche un bel riconoscimento, perché è brava. Purtroppo oggi è un problema, perché devi scegliere se stare con i talent o stare con gli indipendenti. E questa seconda opzione significa anche vestirti con le cose usate di un certo calibro e suonare nei locali con 13 persone davanti, tutti ovviamente videomaker. Forza Chiara, forza Levante.

Domenica 17/4 – Suzanne Silver in concerto – Antico spedale di Bigallo

Suzanne_silver.jogPrima cosa: Suzanne Silver non è una gnocca che proviene da San Francisco. Seconda cosa: l’antico spedale di Bigallo non è un ospedale, ma un posto bellissimo molto vicino a Firenze che stasera si presta a location per i live. Terzo, e non ultimo, la Fiorentina gioca in casa al pomeriggio, quindi la serata ce l’avete libera. Detto questo, se volete assistere ad una strana commistione di geografica e musica, stasera ve la godrete seriamente: la band in questione suona grunge da 20 anni ed è siciliana. Il successo ha avuto per loro uno strano percorso, lo stesso che potrebbe essere per un mezzo soprano del Ghana, o per una band blues indonesiana. Ma sono sempre sul palco, e questa sera saranno al “Bigallo”. Prendetevi un bicchiere di vino e partecipate, che la SCENA è tutta in questo posto e invecchia davanti al concertino settimanale, oramai diventato uno stato mentale. Enjoy.