Giovedì 23 giugno al Giardino Buonamici si parlerà di poesia. Lo si farà con un piccolo spettacolo e una convinzione: la poesia è l’unica cosa che serve per sopportare questi nostri tempi. O meglio, scendendo nel dettaglio, occorre trovare tutta la poesia che ci serve per sopportare l’Italia.

“La poesia, simile a un tarlo, agisce di rado, riaccesa nella memoria da chissà quale occasione (un odore, una sensazione), o bisogno (un dolore, un desiderio). Una poesia, per essere usata, ha bisogno di essere letta o riletta, oppure recitata a memoria, anche in silenzio, ma sempre esattamente: parola dopo parola, frase dopo frase, verso dopo verso, senza errori. (…) È successo allora, forse in virtù di un’abitudine, o di un tic cui ci si finisce per affezionare, che mi sono ritrovato a pensare alla poesia come a un ottimo strumento per pensare l’Italia contemporanea”.

Questo, in una citazione della sua premessa, è il succo del libro di Simone Giusti, “Cambio verso” (Effequ editore, 2016), un libro anomalo, che parte da un’urgenza, quella appunto di sopportare politicamente e socialmente un paese con tutti i suoi limiti, i suoi difetti, le sue difficoltà, e usa la poesia di alcuni dei più importanti autori contemporanei per raccontarli, quei limiti e quei difetti. Un libro che parla dell’Italia che non funziona attraverso la voce della sue migliore poesia di oggi. Sì, perché la poesia di cui si tratta non sono i classici, non è quella da antologia o da circolo letterario: è la poesia dei nuovi autori italiani, dagli anni ’90 in poi.

Quella che si terrà al Giardino Buonamici giovedì dalle 21,30 oltre ad essere la presentazione del libro di Simone Giusti sarà una sorta di lezione-spettacolo, in cui l’autore evocherà temi ed argomenti ai quali faranno da contrappunto le voci dei poeti. Una scena minima, in cui le voci della poesia dialogheranno con l’attualità, o tenteranno di farlo. La poesia in questione avrà le voci di Roberto Balò, Arianna Gaudio, Luca Bonelli, Fabio Fantini, e la voce e la chitarra di Filippo Gatti, una delle voci cantautorali più interessanti della nuova scena romana.