“Tirare secchiate d’acqua è l’unico modo per farsi rispettare e attirare l’attenzione su questo fenomeno senza controllo. Per questo non ci ho pensato due volte a lanciarne un’altra quando ho visto che era arrivata la polizia municipale”.

Così parla Patrizia Russi, il vicino di casa del 4Rooms che venerdì notte (1 luglio) ha innaffiato qualche decina di persone ferme di fronte al locale di via dei Lanaioli. “Se qualcuno delle istituzioni volesse partecipare a un confronto pubblico insieme a gestori dei locali e associazioni di categoria troverebbe molti residenti disponibili – continua –  Sappiamo, ce l’hanno spiegato municipale e carabinieri, che le norme per questo fenomeno non sono chiare, ma questo non vuol dire che i gestori possano pensare di fare come gli pare. Sono dei ragazzi e da parte loro non c’è autocritica, non c’è la minima attenzione a chi vive intorno e l’educazione dei clienti è direttamente proporzionale a quello dei gestori”.

Patrizia Russi racconta di un venerdì sera surreale. “Ad un certo punto ci sono state un paio di urla più forti e mi sono affacciata alla finestra per chiedere di parlare a voce più bassa – racconta – eravamo reduci da un giovedì sera murati in casa per la musica del Barrique, roba da far tremare le finestre, avevo anche la bambina con la febbre. Mi sono sentita rispondere dai ragazzi che erano fuori dal 4Rooms “ma vai a cacare“, “ma vai via, vai in Calvana“. Non mi sembra giusto, non mi puoi venire a dire di andare via: qui c’ero prima io, il locale in Calvana mettetelo voi”.

Così è volata la prima secchiata d’acqua. “Si sono attaccati al campanello e io ho staccato la corrente” racconta la vicina di casa del 4Rooms. Poi è arrivata la Municipale ed è arrivata un’altra secchiata d’acqua. La municipale allora è salita al secondo piano. “I vigili e anche i carabinieri sono stati comprensivi, hanno sentito con i propri orecchi come viene amplificato il rumore ai piani alti, ma ci hanno ripetuto che non ci possono fare niente, possono solo intervenire sulla musica – racconta Patrizia Russi – così mi sono fatta spiegare come fare un esposto e poi l’ho fatto indirizzandolo all’assessorato all’ambiente. Tra le cose che ho citato ci sono l’articolo 659 del codice penale (Disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone) e l’articolo 32 della Costituzione che tutela il diritto alla salute degli italiani, perché mio marito si alza tutte le mattine alle 6,30 e negli ultimi due mesi, nonostante i tappi nelle orecchie, non è riuscito a dormire più di tre ore a notte. Spero che qualcuno mi risponda, che vengano effettuati i rilievi che ho chiesto, che la pattuglia della Municipale passi davvero più spesso e che venga controllato accuratamente l’orario di chiusura”.

Il video realizzato da Patrizia Russi venerdì sera

https://youtu.be/N_xaCQFEEqY

Comunque ce ne andremo da via dei Lanaioli, così faremo felici tutti – conclude amara Patrizia Russi – siamo arrivati nel 2012 e dopo qualche tempo abbiamo pure deciso di comprare la casa dove c’eravamo trasferiti. Ma non è possibile vivere così e nemmeno perdere giornate intere dai carabinieri e dai vigili urbani o chiamare tre sere a settimana i vigili. Così non la compreremo più, e se tutto va come deve andare ci trasferiremo in via Tintori, la via più grigia ma più tranquilla della zona. L’ultima strada degli spacciatori in centro storico”.