capodanno cinese

Non ci saranno le lanterne giganti ammirate lo scorso anno. Il capodanno cinese 2020, che sancisce l’ingresso nell’anno del topo, vedrà però la partecipazione attiva dell’artista Teng Ai e l’anteprima nazionale del film “Il drago di Romagna”, oltre alle consuete sfilate,

Ecco il programma.

Il programma

Venerdì 31 Gennaio, ore 21,15 – Centro Pecci

Il Drago di Romagna

Debutta a Prato, al Centro Pecci Cinema, alla presenza del regista e del cast Gerardo Lamattina firma il primo docufilm sul gioco del Mah Jong in Italia, frutto di una co-produzione italo cinese.

Alle 18 le protagoniste del film insegneranno a giocare a Mah Jong in uno spazio del Centro Pecci, (ingresso libero)

Il film. Nato da un’idea del regista Lamattina, Il Drago di Romagna ripercorre attraverso la storia di Luisa, una classica “azdora” (signora) romagnola appassionata di Mah Jong e di cucina, la singolare diffusione di questo tipico gioco cinese in Italia e in particolare a Ravenna, alternando parti di finzione a quelle di documentario.

Non è un caso che l’opera sia girata interamente a Ravenna, ex capitale Bizantina dove il Mah Jong, presente dall’inizio del 1900, ha avuto maggior popolarità che nel resto d’Italia, grazie anche ad alcuni produttori locali come Valvassori, noto marchio a livello internazionale, coinvolto nel film per la componente documentaristica, così come la comunità cinese di Ravenna con cui la protagonista interagirà per scoprire le leggende e i segreti del gioco.

Frutto di una co-produzione italo cinese tra POPCult (Italia) e Micromedia Communication Italy (Cina), con il sostegno di Regione Emilia-Romagna e Comune di Ravenna, il film sarà presentato a Prato in occasione del capodanno cinese 2020.

Primo film italiano ad uscire in sala sottotitolato in cinese, Il Drago di Romagna, arriverà anche in Cina grazie alla alla collaborazione con Micromedia Communication Italy.

Ingresso 7 euro, ridotto 5 euro. Prevendite cassa del cinema. Repliche sabato 1 febbraio ore 18,30 e domenica 2 febbraio ore 16,30.

Sabato 1 febbraio

Sfilata del dragone 1

Zona industriale Tavola – Macrolotto 1-Iolo. Dalle 9 alle 12 e dalle 13 alle 17.

Circolo Curiel

“La Tombola del Dragone” del Circolo Curiel . Dalle 15,30.

Domenica 2 febbraio

Colazione da Chi-Na

Dalle 9,30. Tè cinese e pasticceria per il capodanno cinese. In via Pistoiese 138.

Il Punto Luce . Save The Children

Laboratori didattici e ludici. In via Mameli 1-3 (angolo via Filzi). Il Punto Luce accoglie i bambini e gli adolescenti del Macrolotto Zero: 700 metri quadrati dedicati ad attività motorie e sportive, laboratori creativi, teatro, musica, accompagnamento allo studio, invito alla lettura, educazione all’uso responsabile dei nuovi media. Il progetto è realizzato grazie al prezioso sostegno dell’ACF Fiorentina, IKEA e alla collaborazione con il Comune di Prato.

Sfilata del dragone 2

Alle 9 partenza da piazza della Gualchierina (Tempio Buddista). Alle 12 arrivo previsto in piazza del Comune.

Lungo il percorso della sfilata le installazioni di Teng Ai a cura di Dryphoto arte contemporanea.

“Invitata da Dryphoto a dare un proprio contributo artistico per il capodanno cinese, Teng Ai ha scelto di riempire i muri di Via Pistoiese, nel quartiere cinese di Prato, con 716 stampe nianhua realizzate interamente a mano – si legge nella nota – con il metodo della xilografia, con legno ed acqua, nella sua terra d’origine, lo Shandong, nella città di Zibo e nel quartiere Yangjiabu, uno dei quattro luoghi di produzione più importanti delle stampe nianhua. Nel rispetto della tradizione queste stampe vogliono essere anzitutto un grande augurio per il nuovo anno. Per le persone della sua terra, come di tanti altri luoghi della Cina, queste stampe sono il segno più immediato e più antico del capodanno, un pò come per gli occidentali l’albero di Natale.

capodanno cinese

“Camminando per Via Pistoiese Teng Ai ha visto attaccate sui muri della via tante piccole pubblicità, spesso “offerte di lavoro” di ragazze – prosegue la nota – Da qui l’idea di utilizzare lo stesso metodo per dare un messaggio che contiene una energia diversa. Senza intervenire su quello che già c’è, per nasconderlo o cancellarlo, ma per dire il passato esiste, ci sono cose buone e cose meno buone, nel male e nel bene, possiamo continuare a lavorare, ma nella direzione di una vita con una qualità migliore”.

“Questo è il mio augurio di capodanno – dice Teng Ai – a via Pistoiese. Per questo le stampe saranno attaccate in modo precario così che le persone possano prenderle, come un regalo di via Pistoiese e portarle con sé nella propria casa e nei luoghi della loro vita”.


Dryphoto Arte Contemporanea

Drunken fishermen singing in the sunset / Music describing plum blossom in ancient China / The Peony Pavilion, video di Zi De Guqin Studio

A cura di Ai Teng. Dalle 14,30 in via delle segherie 33. E dalle 18 cibi e bevande cinesi.

In occasione del Capodanno cinese 2020, Dryphoto propone, a cura di Teng Ai, la visione di tre video musicali realizzati dal gruppo Zi De Guqin Studio.

Il gruppo musicale Zi De Guqin Studio, formato da giovani musicisti cinesi nati negli anni ottanta e novanta, da tempo si occupa di promuovere la ricerca, lo studio e la diffusione dell’antica musica cinese. Il gruppo recupera la musica del passato da antichi testi, anche della dinastia Tang ( 618/907 d.c.) e fa uso di strumenti appartenenti alla tradizione, per primo il guqin, una sorta di arpa orizzontale. A queste antiche musiche unisce brani frutto della propria originale ricerca, ispirata a quella tradizione.

Drunken fishermen singing in the sunset, che verrà proiettato sul muro esterno della galleria nel Giardino Melampo, ha un titolo così traducibile: “un pescatore leggermente ubriaco canta nel tramonto”; è la rielaborazione, con l’uso di più strumenti e la contaminazione di musica di Satie, di un brano antico, per guquin, solitamente attribuito a due poeti della dinastia Tang.

The Peony Pavilion, il secondo video proiettato all’interno della galleria, per guquin e canto, è tratto dal testo originale di un’opera molto famosa del teatro kunqu, “il padiglione delle peonie”, rappresentato per la prima volta nel 1598 nel padiglione del principe Teng. Per tradizione, la rappresentazione è incentrata sulla storia d’amore fra Dù Lìniáng e Liǔ Mèngméi, sebbene nel testo originale siano presenti molti elementi drammatici relativi alla guerra fra la dinastia Song e la dinastia Jīn (1115–1234). Colei che canta è la protagonista, accompagnata, per la prima volta dal suono del guqin.

Music describing plum blossom in ancient China, a conclusione del ciclo è un brano musicale delle dinastie Jin-Sui (316/589 d.c.) per solo flauto dritto. Il titolo si può tradurre: “musica per lo sbocciare dei fiori di prugno”. Il disegno che appare nel video fu realizzato dal pittore Wang Mian (n.1286, m.1358).

Visite guidate al tempio buddista Pu Hua Si

Dalle 15, a cura di Viaggi e Scoperte. Necessaria la prenotazione al 3450455549 (Davide)