scandicci open city winter

Scandicci Open City Winter, festival di musica, danza, teatro, performance, presentazioni, letture, incontri ed arte, andrà online sui canali del Comune di Scandicci da oggi, 25 novembre, al 2 gennaio 2021.

Più di un mese di eventi virtuali per Scandicci Open City Winter: il Comune di Scandicci, dopo l’esperienza estiva di Open City 2020 con oltre 120 eventi culturali e 14.000 spettatori, nel pieno rispetto delle leggi anticontagio, ha deciso di rilanciare il festival con una serie di eventi online e la prima edizione di Scandicci Open City Winter – la cultura si fa rete.

Per 40 giorni sui canali online del Comune e delle associazioni coinvolte troverete 32 eventi tra laboratori, web series, teatro, musica, danza, performance, presentazioni, letture, incontri e arte. L’obiettivo del festival è quello di continuare il dialogo instauratosi fra la città, le persone e gli artisti per farsi trovare pronti per la ripartenza (che tutti si augurano essere vicina).

Il festival è stato finanziato con un secondo bando pubblico, che ha fatto raggiungere quota 200.000 euro a sostegno delle associazioni coinvolte fra inverno ed estate. Il bando invernale ha previsto due sezioni: una per i sussidi alle associazioni con difficoltà di bilancio, aperta a chi ha sede a Scandicci, e una per la realizzazione di progetti culturali, aperta a tutti.
Le richieste per la progettazione hanno superato l’80%, un segno evidente della vivacità del settore nonostante il blocco e della necessità di continuare a lavorare.

Ecco il calendario

Mercoledì 25 novembre
Ore 13: Respirarea/Incursioni artistiche nei luoghi comuni – Teatro studio Krypton con il contributo della Città metropolitana di Firenze.

Con la performance “Dove sono finiti tutti?” Marina Arienzale ha tracciato i segni del passaggio delle persone durante un’intera giornata grazie a una vernice che di giorno è trasparente e che di notte – dopo essersi caricata attraverso i raggi del sole – si illumina restituendo così le tracce della presenza del giorno. I segni documentano la necessità di vivere liberamente uno spazio comune.

Venerdì 27 novembre
Ore 13: Dove i turisti non vanno – Teatro studio Krypton, video di Cesare Baccheschi

Quattro azioni realizzate per il progetto Respirarea a cura di Pietro Gaglianò. Protagonisti 4 giovani artisti e performer appartenenti all’area metropolitana fiorentina – tra cui Albien Alushaj, Marina Arienzale, Anna Capolupo e Gioia Di Biagio – guidati nella creazione di altrettante opere video ispirate alla difficile situazione della pandemia.

Sabato 28 novembre
Ore 16: L’artista toscano della memoria, Gino Terreni – Proloco Piana di Settimo

Gino Terreni (Empoli 1925-2015) è stato un artista ed un docente italiano legato alla corrente Espressionista. Dal 2019 presso il Centro Civico “Ofelia Mangini” a Badia a Settimo è presente l’esposizione permanente delle opere del “Fondo Donativo Gino Terreni”. In occasione del quinto anniversario della scomparsa, durante la commemorazione, verrà presentato il suo autoritratto “Ricordo da partigiano”, che entrerà a far parte del Fondo.
Ore 18: Rodari! Rodari! Un signore di Scandicci… – Mascarà teatro popolare d’arte
Prima puntata con Francesco Giorgi, Marco Natalucci e Roberto Caccavo.  Quattro appuntamenti dove musica e teatro si uniranno per dar vita alle storie e ai personaggi tratti da Il libro degli errori, Filastrocche in cielo e in terra, Favole al telefono, Nella pancia della balena gialla. L’appuntamento sarà replicato – sempre alle 18 – domenica 29 novembre e domenica 6 dicembre è avrà come protagonisti Gaia Nanni e Francesco Giorgi. Sabato 5 dicembre invece, Francesco Giorgi sarà nuovamente accompagnato da Marco Natalucci e Roberto Caccavo.

Mercoledì 2 dicembre
Ore 21: Due voci per il castello dell’Acciaiolo – ArteMia

Visita guidata con monologo teatrale.  Un luogo simbolo che ha costruito la storia e la fisionomia del territorio esplorato da due punti di vista diversi: un racconto, una visita guidata alla scoperta del Castello dell’Acciaiolo e poi, in conclusione, la storia e l’arte di questo edificio, raccontata da un’altra voce, quella di un personaggio che, nei secoli, lo ha “abitato”.

Giovedì 3 dicembre
Ore 20,45: Basta Barbablù – Teatro D’Almaviva

Performance di teatro – danza ideata e diretta da Duccio Barlucchi con Sabina Cesaroni e Isabella Quaia, in occasione della Giornata Mondiale contro il femminicidio.  Lo spettacolo si snoda fra la narrazione della favola di Perrault, le testimonianze di donne vittime di violenza e gli intensi fraseggi tra recitazione e danza contemporanea. “Basta Barbablù” vuole evadere i consueti cliché legati alla tematica del femminicidio per evocare, con il linguaggio dell’arte, storture, derive ed abissi provocati dal retaggio patriarcale nelle relazioni di genere e nell’identità stessa di maschile e femminile, per fare spazio ad una coscienza più vera e ad un’altra cultura, per donne e uomini.

Venerdì 4 dicembre
Ore 21: L’impollinatore – Avatar

Atto unico drammaturgia e regia Giovanni Guidelli con Giovanni Guidelli e Francesco Grifoni.  I temi dei mutamenti climatici, dell’ecatombe degli insetti impollinatori, la scomparsa delle api, i futuri scenari di un’umanità alla ricerca di cibo e di acqua potabile, irrompono in questo testo teatrale, premiato all’Earthink Festival di Torino. Un duello psicologico che si sviluppa in una sorta di conto alla rovescia, di gioco delle parti, di poker face, andando a indagare sulle nostre reali priorità, sulla nostra percezione del rischio e del pericolo a cui stiamo andando incontro, fino al colpo di scena finale.

Domenica 6 dicembre
Ore 15: Bread and roses – Lo stanzone delle apparizioni

Storie straordinarie di ordinaria discriminazione. Incontro con Daniela Morozzi, l’Avvocata Marina Capponi e alcune esperte e operatrici del settore. Musiche di Chiara Riondino. “Bread and Roses” sono 10 storie giudiziarie di violenza e discriminazione ai danni delle donne in ambito lavorativo. Tutte ispirate a fatti realmente accaduti, hanno come comune denominatore il fatto di avere avuto un esito giudiziario positivo. Una contro-narrazione importante oggi, a dimostrazione di come sia possibile, seppur in mezzo a mille difficoltà, dare risposte certe e giuste a tutte coloro che coraggiosamente hanno deciso di denunciare violenze e discriminazioni.

Venerdì 11 dicembre
Ore 21: Ritrovarci – STA, Spazio Teatrale Allincontro in collaborazione con Circolo ARCI Badia a Settimo

In scena il soliloquio a 2 voci per cinquant’anni di cultura popolare “Gobbo a mattoni” di Riccardo Goretti con Riccardo Goretti e Massimo Bonechi. Regia Massimo Bonechi.  Il 18 dicembre – sempre alle 21 –  STA Spazio Teatrale Allincontro torna in scena con “Io Sono Partito- Una storia di parte, una storia di tutti” di e con Riccardo Goretti e Massimo Bonechi. In questo spettacolo si narra la storia di un uomo, Partito Mannelli Braccini, nato nel 1921 nello stesso giorno in cui nasceva il Partito Comunista e che per tutta la vita ha visto intrecciare le sue vicende umane e personali a quelle della più grande forza politica di sinistra del nostro Paese. Si attraversa così una serie di vicende che segnano l’esistenza di un uomo che come molti altri ha seguito un’ideale e quelle del Partito che hanno caratterizzato la vita politica, sociale e culturale dell’Italia.

Sabato 12 dicembre
Ore 16: Binoculus – Stazione Utopia

Video conversazioni di storia dell’arte Badia a Settimo, l’abbazia che creò Firenze – a cura di Elena Cardinale. Una serie di video conversazioni on line, su storia e storia dell’arte, condotte da ricercatori, guide turistiche, storiche dell’arte. Un modo per continuare a conoscere il territorio e il patrimonio culturale e ambientale di prossimità, anche a distanza. Badia a Settimo è stata definitiva come l’origine della Firenze medievale. Parleremo della storia millenaria di questo luogo, della funzione civile che ha rivestito per secoli, dello sviluppo architettonico e agricolo promosso dall’ordine dei monaci Cistercensi a cui si deve la realizzazione del grande complesso e del potente sistema economico che da esso dipendeva.
“Binoculus” sarà riproposto anche sabato 19 dicembre – sempre alle 16 – con una conversazione in cui si cercherà di capire come funzionava l’organizzazione territoriale nel contado fiorentino nel Medioevo, auale era il ruolo giocato dalle pievi e dai pivieri nello sviluppo dei borghi satelliti di Firenze, e quale la loro importanza strategica nella politica della città gigliata.  Attraverso le pievi di Scandicci capiremo i rapporti tra contado e città e approfondiremo come la nuova e innovativa arte nata a Firenze si andava diffondendo anche nelle campagne scontrandosi però con un ben saldo amore per la tradizione. Il programma di “Binoculus” si chiude domenica 27 dicembre sempre nello stesso orario.  Protagonista dell’ultimo incontro curato da Rubina Tuliozi, sarà il Il Mulinaccio di Scandicci, un luogo quasi sconosciuto, un mulino idraulico costruito nel ‘600, che nelle mappe catastali ottocentesche viene già indicato come mulino rovinato, raccontando la storia di una famiglia, dell’economia di questo territorio e dei resti di un’architettura di grande fascino artistico e ambientale.

Lunedì 14 dicembre
Ore 20,30: La Casa dell’agrobiodiversità – Rete semi rurali

In streaming verrà proposta la presentazione del libro “Oltre il biologico” di Matteo Mancini. Le idee, gli strumenti e le pratiche per un’agricoltura di qualità. Con un linguaggio accessibile a tutti, vengono presentati i preparati organici, minerali e microbiologici più importanti e le innovazioni tecniche di rilievo applicate nelle realtà produttive di tutto il paese Matteo Mancini ha lavorato in progetti agricoli e forestali in Messico, Mozambico, Brasile, Angola, Inghilterra, Libano e Palestina.

Lunedì 21 dicembre
Ore 20,30: La sera de’canti – Comari sull’uscio e Rete semi rurali

L’evento vuole essere un viaggio sonoro alla (ri)scoperta delle tradizioni della nostra terra, un tuffo in un mondo che sta scomparendo e di cui è importante conservarne memoria per proteggere le nostre radici storiche e culturali. La musica sarà la protagonista ed il filo conduttore di questo percorso fatto di storie ed immagini: custode per eccellenza del sapere popolare, nei suoi luoghi e nei suoi canti è possibile incontrare gli aspetti quotidiani di un passato che appartiene a tutti noi. Ad accompagnare questo itinerario sarà il duo di cultura e musica popolare toscana de “Le Comari sull’Uscio” composto da Elisabetta Cioni e Chiara Degl’Innocenti.

Sabato 19 dicembre
Ore 18: Stretta la foglia larga la via – Officina dei Sogni

Una performance teatrale trae ispirazione dal libro omonimo di S. G. Lombardini, ex insegnante che durante l’estate 2019 ha intrattenuto i bambini con la lettura di racconti, filastrocche e storie successivamente riscritte e reinterpretate dai bambini. Lo spettacolo, proposto attraverso un progetto video, è il racconto di queste storie raccontate da tre voci adulte e da quelle dei bambini.

Domenica 20 dicembre
Ore 15: ce LA FA RE mo – Amat e Unconventional Orchestra

A cura della Unconventional Orchestra, ensemble musicale  che si presenta al pubblico con  una web serie. Qui spiegherà perché la sua scelta è “non convenzionale”, presenterà i musicisti, gli strumenti, il repertorio, e vi farà dare una sbirciatina nel backstage, raccontando qualche curiosità. La web serie sarà riproposta – sempre nello stesso orario – il 23, il 24, il 26 e il 29 dicembre. L’Unconventional Orchestra tornerà infine online mercoledì 30 dicembre alle 17 con un concerto per flauto e orchestra op.283 di Carl Reinecke e la Sinfonia n.4 op. 90 di F. Mendelsohn, in streaming dall’Auditorium del Centro Rogers di Scandicci.  
Ore 18: Chi ha paura del temporale? – ART-U
Spettacolo per bambini dai 6 ai 13 anni. Che cosa succede se due “nemici” giurati, diversi e antagonisti, si incontrano al buio e in difficoltà? L’archetipo della pecora e del lupo a confronto: questi gli ingredienti di “Chi ha paura del temporale”, uno spettacolo per tutti i target di età che affronta il tema del pregiudizio e della rivalità.

Giovedì 31 dicembre
Ore 17: Patrizio Fariselli

Fondatore e animatore degli Area (uno dei gruppi che hanno fatto la storia della musica nel secondo Novecento nel nostro Paese), musicista sopraffino, grande comunicatore, uno dei più grandi artisti italiani attivi. 

Venerdì 1 gennaio
Ore 17: Incontro con Cristina Bozzolini – “la” danza in Italia

Fondatrice e direttrice del Balletto di Toscana, direttrice di Aterballetto, due delle realtà più importanti della danza internazionale. Il suo nome è presente in tutti i libri di storia della danza, ha lavorato con tutti ai massimi livelli. Il suo incontro vedrà la presentazione in prima assoluta del libro della sua vita che uscirà per l’editore Nardini, il prodotto audiovisivo vedrà la registrazione di una performance del balletto di toscana, vedrà l’utilizzo di video ed immagini di repertorio direttamente dai suoi archivi: per chi ama la danza e l’arte sarà un documento imperdibile.

Sabato 2 gennaio
Ore 17: Alexander Lonquich

Di recente eletto direttore artistico della Scuola di Musica di Fiesole, uno dei massimi pianisti al mondo, uomo di cultura immensa potrà guidarci all’interno della mente dei grandi compositori del passato, con riferimenti all’arte figurativa, alla storia dell’interpretazione e dell’arte in generale.

A dicembre, con data ancora da definire, Zachess Teatro presenterà Racconti dal bosco: uno spettacolo immersivo in streaming e live streming per bambini e adulti legato al bosco come luogo dove si si perde, impauriti, e si va alla ricerca di se stessi.