kafka e la bambola viaggiatrice
Foto di Daniele Fona

Arriva al Fabbricone sabato 22 gennaio alle 17 “Kafka e la bambola viaggiatrice”, una coproduzione di Teatro delle Apparizioni e CSS Teatro Stabile di Innovazione del Friuli Venezia Giulia basata sul romanzo “Kafka y la muñeca viajera” dello scrittore catalano Jordi Sierra i Fabra.

“È uno spettacolo in dialogo con l’infanzia tra letteratura e teatro d’attore e di figura che, dentro una scena essenziale e con l’aiuto di videoproiezioni ad animare e descrivere i luoghi, le fantasie e il viaggio straordinario della bambola, sviluppa un dialogo profondo tra i due protagonisti, capace di dare un senso, un ordine alla realtà, e di trasformare il dramma della perdita in un’occasione di crescita”, assicura la nota introduttiva.

“Ispirato a un episodio reale della vita di Kafka, il testo racconta una storia sull’incontro fra il mondo degli adulti e quello dei bambini – si legge ancora – durante la sua quotidiana passeggiata al parco Steglitz, Franz Kafka incontra una bambina, Elsi, in lacrime perché ha perso la sua bambola Brigida. Colpito dall’intensità di quel dolore, l’autore delle Metamorfosi si inventa una spiegazione bizzarra per consolare la piccola: Brigida è partita per un lungo viaggio in giro per il mondo e lui, che è il postino delle bambole, per 21 giorni recapiterà le sue lettere”.

È la figura di un Kafka inaspettato, travolto dall’incontro lieve con quella bambina che gli offre l’occasione di cercare dentro di sé le parole dell’infanzia, esplorare, inventare, provare una lingua nuova, trovare un modo diverso, che è anche un’attitudine del corpo, per parlare, per scrivere e raccontare, ovvero per fare in qualche modo ciò che ogni adulto fa quando si relaziona con i bambini. È un testo che mette dinanzi agli adulti le difficoltà e tutta la tenerezza che si incontrano nel tentativo di accompagnare i bambini a capire, a crescere. È una storia adulta che parla di nostalgia, inquietudini, vita che corre via, è una storia dell’infanzia che dice di stupori, occhi aperti sul mondo, vita che arriva tumultuosa e piena. È il racconto delle separazioni e dell’abbandono, di come si impara a stare dentro al cambiamento, e di quanto si possa raccogliere dagli incontri, anche i più inattesi.

Biglietti bambini 6 euro, adulti 7 euro qui.