i film in programmazione nei cinema di prato
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Tutti i film in programmazione nei cinema di Prato: animazione per bambini, rassegne e film speciali per il 25 Aprile.

Cinema Eden

“Animali Fantastici – I segreti di Silente” di David Yates, con Jude Law, Mads Mikkelsen, Ezra Miller, Eddie Redmayne, Katherine Waterston, Alison Sudol, Dan Fogler.
Grindelwald e il suo proposito di trasformare il mondo magico in una platea di sottoposti, dihciarando guerra al mondo dei non maghi, deve essere fermato. Silente non può attaccarlo, bloccato da un patto di sangue stretto da giovane, quando i due erano amici. New Scamander dovranno agire per suo conto.

Orari: 17 e 20,45.

“Finale a sorpresa” di Mariano Cohn e Gaston Duprat, con Antonio Banderas, Penelope Cruz e Oscar Martinez
Due grandi attori devono recitare insieme, guidati da una regista che cercherà di spronarli in tutti i modi. Peccato che non si sopportino fra di loro e che, spesso, abbiano più ego che talento.

Orari: 16; 18,15 e 21.

“Il sesso degli angeli” di Leonardo Pieraccioni, con Leonardo Pieraccioni e Sabrina Ferilli
Don Simone, un prete di una chiesa in difficoltà che eredita un’attività commerciale in Svizzera solo per scoprire che si tratta del bordello gestito da Lena, interpretata da Sabrina Ferilli. Per Don Simone, già in difficoltà con la propria fede, si apriranno una serie di questioni difficili.

Orari: 16; 18 e 21.

Cinema Terminale

“Il bambino che scoprì il mondo” di Alê Abreu. Dai se anni in su.
Il viaggio di un bambino alla ricerca del padre partito a lavorare in città. Un film intenso e pluripremiato anche per la ricchezza delle diverse tecniche di animazione impiegate.

Proiezione unica domenica 24 aprile, ore 10,30. Il film fa parte della rassegna “Cinefilante”.

“Bella ciao, songs of rebellion” di Andrea Vogt alla presenza del regista
Iniziativa a cura di ANPI, ARCI, la Piazza degli Studenti, SPI-CGIL, Casa del Cinema di Prato, con il patrocinio del Comune di Prato
“Bella ciao, songs of rebellion” presenta una ricerca sulle origini e la diffusione del canto popolare italiano che tutto il mondo conosce, attraverso le testimonianze più diverse: dai Partigiani ai musicologi, da Paolo Pietrangeli ai Marlene Kuntz passando per Skin e la Brigata Maiella. Il tutto per ricostruire non solo la sua storia ma anche il significato che, nelle più diverse culture, ha finito per assumere.

Proiezione unica mercoledì 20 aprile, ore 17,30.

“Un figlio” di Mehdi Barsaoui, con Sami Bouajila, Najla ben Abdallah
Estate 2011, Tatouine in Tunisia. Fares, Meriem e il figlio di undici anni Aziz fanno una gita con amici
nel sud del Paese. Lungo la strada del ritorno il nucleo familiare si trova coinvolto in una sparatoria
tra gruppi islamisti e l’esercito regolare. Aziz viene ferito gravemente al fegato e ricoverato
d’urgenza. La diagnosi è infausta a meno che non si proceda in tempi sufficientemente rapidi al
trapianto. A questo punto emerge un dato che rivela un segreto fino ad allora celato e la situazione si complica da una molteplicità di punti di vista.

Giovedì 21 aprile, ore 19 versione italiana e ore 21,15, versione originale sottotitolata
Venerdì 22 aprile, ore 19 e 21,15
Sabato 23 aprile, ore 17, 19 e 21,15
Domenica 24 ore 17, 19 e 21,15
Lunedì 25 aprile, ore 17, 19 e 21,15
Mercoledì 27 aprile, ore 21,15

“Bocche inutili” di Claudio Uberti, con Marguerite Sikabonyi, Lorenza Indovina, Nina Torresi, Morena Gentile, Anna Gargano.
Ester è una donna ebrea italiana di 40 anni, rimasta sola dopo che la sua famiglia è stata rastrellata nel
Ghetto di Roma. Al campo di transito di Fossoli stringe amicizia con Ada, ma presto viene spostata nel
campo di Ravensbrück. I vetri logori dell’unica finestra del blocco in cui vive con altre donne sono la
sottile membrana che separa l’orrore esterno dall’unica parvenza di vita creata all’interno dalla vicinanza delle altre prigioniere, che la aiuteranno quando scoprirà di aspettare un figlio.

Prima della proiezione ci sarà un collegamento con cast e regista. Iniziativa a cura di ANPI e ARCI per il 25 Aprile.

Proiezione unica martedì 26 aprile, ore 21.

Centro Pecci Cinema

Giovedì 21 aprile
Ore: 21,15: “Gli amori di Suzanna Andler”, versione originale sottotitolata

Venerdì 22 aprile
Ore 17: “Gli amori di Suzanna Andler”
Ore 19: “Parigi, 13 arr” versione originale sottotitolata
Ore 21,15: “Appunti per un’Orestiade africana” 

Sabato 23 aprile
Ore 11: “Il gruffalò” e “Il Gruffalò e la sua piccolina”
Ore 15,30: “Appunti per un’Orestiade africana”
Ore 17: “Parigi, 13 arr” versione originale sottotitolata
Ore 19,10: “Gli amori di Suzanna Andler” versione originale sottotitolata
Ore 21,15: “Licorice pizza” versione originale sottotitolata

Domenica 24 aprile
Ore 11: “Gli amori di Suzanna Andler” versione originale sottotitolata
Ore 15: “Il gruffalò” e “Il Gruffalò e la sua piccolina”
Ore 16,15: “Sundown”
Ore 18,15: “Licorice pizza” versione originale sottotitolata
Ore 21,15: “Gli amori di Suzanna Andler”

Lunedì 25 aprile
Ore 16: “Licorice pizza” versione originale sottotitolata
Ore 18,30: “Gli amori di Suzanna Andler”
Ore 20,30: “Sundown” versione originale sottotitolata

Mercoledì 27 aprile
Ore 17: “Appunti per un’Orestiade africana”
Ore 19,10: “Gli amori di Suzanna Andler” versione originale sottotitolata
Ore 21,15: “X & Y – Nella mente di Anna” versione originale sottotitolata 

“Parigi, 13Arr” di Jacques Audiard, con Lucie Zhang, Makita Samba, Noémie Merlant, Jehnny Beth, Anaïde Rozam
Nel 13° arrondissement di Parigi il desiderio è dappertutto. Émilie incontra Camille, prof di lettere che la innamora ma si innamora di Nora, provinciale e timida che videochiama Amber Sweet, cam girl che la ‘riconnette’ col mondo. Tre ragazze e un ragazzo in un mondo liquido. Amici, amanti e le due cose insieme, riempiono di colori un mondo in bianco e nero. Il film fa parte della rassegna “Pezzi Unici”.

“Appunti per un’Orestiade africana” (Italia, 1970; 73′) di Pier Paolo Pasolini
Dalla Tanzania all’Uganda, Pier Paolo Pasolini percorre l’Africa cercando i corpi e i luoghi per un film in forma di ‘film da farsi’, liberamente ispirato alla trilogia dell’Orestiade di Eschilo. L’Africa, che negli anni Sessanta stava dolorosamente uscendo da secoli di colonialismo, è vista da Pasolini come lo spazio di un processo di metamorfosi dal mondo arcaico alla modernità, dove l’irrazionalità primigenia deve coesistere con il “nuovo mondo della ragione”. È la voce dello stesso Pasolini a guidare lo spettatore in un itinerario filmico che assume una natura eterogenea e ‘impura’ di saggio per immagini, analisi antropologica e diario di viaggio, con squarci visionari e poetici. Le immagini girate dal poeta-regista sui “silenzi profondi e paurosi” dell’Africa si confrontano a violente sequenze documentarie sulla guerra del Biafra, a un esperimento musicale con Gato Barbieri “nello stile del jazz”, a brani di rituali primitivi funebri o gioiosi.

“Licorice Pizza” di P. T. Anderson, con Alana Haim, Cooper Hoffman, Sean Penn, Tom Waits, Bradley Cooper.
Los Angeles, 1973. Gary, adolescente intraprendente e fanfarone, incontra la venticinquenne Alana. Irresistibilmente attratti l’uno dall’altra, non sanno come amarsi. Tra choc petrolifero e crepuscolo della Hollywood classica, il loro ipotetico grande amore parte, vaga, sosta, si riallinea in fondo alla notte e alla San Fernando Valley.

“Sundown” di Michel Franco, con Tim Roth, Charlotte Gainsbourg, Iazua Larios
Alice e Neil Bennett, con i figli Colin e Alexa, sono una famiglia britannica benestante in vacanza ad Acapulco. Quando un’emergenza arrivata da lontano interrompe il loro viaggio, l’equilibrio familiare inizia a vacillare portando alla luce tensioni inaspettate.

“Gli amori di Suzanna Andler” di Benoît Jacquot, con Charlotte Gainsbourg, Niels Schneider, Nathan Willcocks
La storia narrata si svolge a Saint-Tropez d’inverno. Dentro una villa disabitata, Suzanna Andler esita tra suo marito e il suo amante. Parigina, nascosta dietro la sua classe e la sua fortuna, Suzanna ha sposato anni prima Jean Andler, gran borghese ricco e infedele. E ora si trova intrappolata in un matrimonio agiato e deve scegliere tra una vita di moglie e di madre, governata dalle convenzioni, e un’esistenza libera ma più rischiosa, incarnata dal suo giovane e squattrinato amante. Alla ricerca di un’impossibile emancipazione, Andler parla a mezza voce, dice delle verità, le sue, che non sono sempre le stesse e inciampano nelle bugie. Pronunciate per paura o come un riflesso vitale mentre il sole tramonta sul Mediterraneo.

“X & Y – Nella mente” di Anna di Anna Odell, con Anna Odell, Mikael Persbrandt, Trine Dyrholm, Vera Vitali, Shanti Roney. Il film fa parte della rassegna “Pezzi Unici”.
Anna Odell, regista e visual artist svedese, coinvolge alcuni dei più importanti attori ed attrici del cinema e del teatro nordeuropei in una sperimentazione che ricorda da vicino alcune opere di Lars Von Trier. Chiede al più che noto attore Mikael Persbrandt di confrontarsi con lei realizzando un film che diventerà una performance in cui sia lei che lui (che hanno un passato complesso alle spalle) convivranno con i
colleghi in uno studio attrezzato con alcune casette che fungono da sala da pranzo, da camere ecc. Anna avrà con se tre attori/attrici che rappresenteranno differenti aspetti della sua personalità e lo stesso accadrà per Mikael. Una volta assegnati i ruoli nessuno di loro sarà più autorizzato ad uscirne. Per nessun motivo.