donatello

Una lettera scritta da Matteo Degli Organi nel 1434 a proposito di Donatello e della sua attività nel pratese è stata ritrovata e acquisita dall’Archivio di Stato di Prato. La lettera sarà esposta, dal 9 maggio, in una mostra documentaria su Donatello presso Palazzo Datini.

“Mai si vide simile storia”: così Matteo Degli Organi commentava, nel 1434, l’attività di Donatello a Prato. La lettera ritrovata è uno dei documenti “più curiosi e rivelatori su Donatello”: andata perduta nell’Ottocento, è stata recuperata soltanto di recente grazie, si legge nel comunicato, a “senso civico e spirito di appartenenza alla comunità, insieme all’attento lavoro di ricercatori e archivisti”.

La lettera

La lettera è stata scritta dal maestro d’organi Matteo da Prato, detto Matteo degli Organi, il 19 giugno 1434 agli Operai del Sacro Cingolo su richiesta dell’amico Donatello: i committenti pratesi vengono informati che Donatello ha appena terminato la prima “storia”, cioè la prima formella, per il pulpito della pieve di Prato (oggi cattedrale), e che a Firenze tutti coloro che la vedono dicono “che mai si vide simile storia”. Matteo degli Organi continua, scrivendo che Donatello è ben disposto a continuare, soprattutto se incoraggiato da “qualche danaio” da spendere per le prossime feste di San Giovanni: non importa che sia molto, perchè Donatello è uomo “di piccolo pasto” e si accontenta di poco, ma è “importante che l’artista si senta riconosciuto per ciò che ha fatto e porti l’opera a compimento, perché di maestri come lui se ne trovano ben pochi”.
La lettera è un documento fondamentale per capire l’attività pratese di Donatello e i suoi rapporti coi committenti, costruito per l’esposizione del Sacro Cingolo mariano e, in origine, era custodita nell’archivio del Patrimonio ecclesiastico: nell’ottocento il suo contenuto fu pubblicato da Casare Guasti, e poi se ne persero le tracce. Le ricerche per rintracciarla nell’archivio del Patrimonio ecclesiastico furono infruttuose anche quando, nel 1958, il Patrimonio ecclesiastico è entrato a far parte del patrimonio archivistico dell’Archivio di Stato di Prato.

Il ritrovamento

Nell’agosto 2021 il professor Alberto Batisti, direttore artistico della Camerata strumentale Città di Prato, riceve da un musicologo la segnalazione di una lettera su Donatello in vendita sul mercato antiquario: colpito dalla notizia Batisti ne informa Diana Toccafondi, a capo della Soprintendenza archivistica e bibliografica della Toscana. Toccafondi, intuendo la natura del documento, interessa la Soprintendenza archivistica per attivare le procedure di tutela e di eventuale rivendica della proprietà statale e chiede all’Archivio di Stato di Prato di approfondire gli aspetti storico-documentari.
Il direttore dell’Archivio di Stato di Prato, Leonardo Meoni, svolge un’accurata ricerca da cui si conferma che si tratta sicuramente del documento già segnalato da Cesare Guasti nel 1865 come appartenente all’archivio del Patrimonio ecclesiastico: si avvia dunque l’iter per il recupero del documento presso l’attuale proprietario che, dopo aver appreso l’originaria provenienza del documento e la sua storia, decide spontaneamente di donare la lettera all’Archivio di Stato di Prato.

La mostra

Per celebrare il ritrovamento della lettera l’Archivio di Stato di Prato organizza, presso la propria sede di Palazzo Datini in via Ser Lapo Mazzei, un percorso espositivo che, insieme alla lettera ritrovata, espone i pezzi più significativi fra i documenti in suo possesso riguardanti Donatello: tra questi anche il registro contabile da cui si vede che, appena ricevuta la lettera, gli Operai del Sacro Cingolo si affrettarono subito ad effettuare due pagamenti all’artista, ed altre carte contenenti anche note autografe di Donatello stesso. 

La mostra aprirà lunedì 9 maggio alle 16,30 e resterà aperta fino a venerdì 2 settembre, ed è stata resa possibile grazie al contribuito della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato. 
In occasione dell’inaugurazione il professor Francesco Caglioti, curatore della grande mostra “Donatello, il Rinascimento” attualmente in corso a Firenze a Palazzo Strozzi e al Museo Nazionale del Bargello, terrà nella sala conferenze dell’Archivio di Stato una lezione aperta su Donatello e la storia del cantiere del pulpito pratese dal titolo: “Donatello per Prato”.