Passione. Amore. Amicizia. Questo il connubio che sta dietro al “Megabono”, il nuovo locale che aprirà il 15 novembre prossimo in via Ser Lapo Mazzei a Prato. Un ambiente curato nel dettaglio, dove piatti della tradizione culinaria pratese e toscana staranno accanto alle più golose specialità internazionali, in un’offerta multiculturale “specchio della Prato di oggi e della Prato che vorrei”, come ama precisare il titolare Renzo Bellandi.

Renzo ha 49 anni e un passato fra sport, ristorazione e giornali. “Ho cambiato molti lavori in vita mia – racconta, sforzandosi di non tralasciare le tappe fondamentali del suo percorso -. Per dieci anni sono stato dietro il bancone del bar dell’ospedale, poi nell’edicola interna al nosocomio, quindi ho tentato l’esperienza del giornalismo sportivo on line fondando il sito Sportalprato.it, ma l’unica grande costante, che mi ha accompagnato e fatto crescere è il calcio a 5. Ho allenato per 26 lunghi anni, togliendomi enormi soddisfazioni e stringendo ogni volta rapporti fraterni con i miei ragazzi. Nella stagione 2005-2006 ho allenato persino in A2. Ero con il Grosseto allora”. Gli brillano gli occhi a raccontarlo: “I legami che si stringono sul campo sono e restano indissolubili. Ma adesso è giunto il momento di cambiare vita”.

Da qui la decisione, sofferta certo, ma sentita e la Passione che entra in gioco. “A giugno ho detto basta al calcio e ho deciso di realizzare il mio sogno: aprire un localino tutto mio dove esprimermi al meglio. Da sempre coltivo la passione per la cucina e ho voluto unirla all’altra mia immensa passione, quella per la mia città. Da qui la scelta di offrire piatti tradizionali e piatti espressione dei nuovi popoli che la abitano, che la vivono. Voglio che Megabono sia la culla di quell’inclusione culturale che sono certo renderà Prato una città migliore”.

A spingerlo a metterlo in pratica questo sogno entra invece in gioco l’Amore, quello con la A maiuscola appunto. “La mia compagna Valentina! E’ lei che devo ringraziare se a breve aprirò la serranda del mio locale. È lei che mi ha spinto, sostenuto, incoraggiato. Mentre l’Amicizia sta dietro al nome: Megabono è Gianluca detto Giangi, uno dei giocatori della Verag, la squadra che ho smesso di allenare a giugno. Loro sono fratelli per me. Mi hanno sorretto e difeso in momenti difficili e la scelta di dare al mio locale questo nome è frutto di tante risate e sfottò. Glielo promisi la primavera scorsa quando in una delle tante nostre chiacchierate di squadra raccontai loro il mio sogno: Se dovessi aprirlo un giorno lo chiamerò Megabono. Mi risposero con un affettuoso vaffa e finì lì. Dopo qualche mese tornai con il foglio della partita iva che attestava la nascita del Megabono. Non mi scorderò mai le loro facce”.

Il Megabono, con i suoi 20 posti a sedere, aprirà da pranzo a sera, passando per la merenda. Offrirà a mezzogiorno primi e zuppe, schiacciate, panini toscani e insalate, mentre nel pomeriggio street food con lampredotto e trippa e a girare ricette provenienti dal resto d’Italia e del mondo. La sera aperitivo a partire dalle 19 e poi cena con altre leccornie multiculturali. “Tengo a precisare che ogni piatto potrà essere ordinato da asporto e che ogni singolo prodotto sarà di alta qualità. Che altro dire? Ah sì, le nostre merende letterarie. Ogni tanto, durante la settimana, la merenda sarà allietata da scrittori e libri. Una maniera alta per passare un’ora insieme”, dice con aria seria e soddisfatta. L’inaugurazione? Alle 18 di domenica 15 novembre e da lunedì si comincia a foco”.

(foto anteprima: inflorence.me)