Una sera della scorsa estate ero a vedere Bobo Rondelli che cantava Piero Ciampi in una notte speciale. E preso dall’estasi di quell’evento ho scritto qualche tweet velocemente per non perdere le parole esatte, per non perdere la perfezione di tutto quel momento. E te me l’hai stellinate e ricondivise e poi lo hai seguitato a fare anche nei giorni seguenti.

E io, come spesso mi capita, mi son ritrovato in mano una ghirlanda di pietre preziose, Piero Ciampi, quell’òmo clamoroso di Bobo e te che mi hai trovato su Twitter e che perdevi anche tempo a leggermi, io che un son bono a nulla.

Eh, lo so che oggi è il tuo primo compleanno e chissà dove sei sparito, e che nemmeno ci si conosceva noi due e invece mi sa tanto che ci siamo riconosciuti piuttosto bene, e che questo non è né il posto né il modo giusto ma da livornese te e da pratese io si sa quanto a noi non ce ne sia mai fregato un cazzo delle convenzioni.

Quindi oggi ti piango Borzacchini e te al massimo stanotte vienimi a tirare i piedi (ci conto).