Le fabbriche pratesi, le donne della Valbisenzio e le storie inedite di coloro che hanno combattuto la Grande Guerra lontano dalla prima linea ma non per questo si rivelarono meno importanti. E’ questo il contenuto di “Dietro la Grande Guerra”, la nuova mostra organizzata dalla Fondazione CDSE e dal Comune di Vaiano (insieme a Croce Rossa e Museo della Deportazione e Resistenza) che sarà inaugurata sabato 17 ottobre alle 16 nella villa del Mulinaccio a Vaiano. La mostra rimarrà visitabile fino al 29 novembre a ingresso libero.

“L’idea da cui nasce la mostra è quella di raccontare il territorio lontano dal fronte – ha spiegato durante la presentazione alla stampa la direttrice del CDSE Alessia Cecconi – Abbiamo utilizzato l’archivio fotografico e le testimonianze orali del CDSE per creare pannelli e installazioni video e potremo vedere anche le prime tavole, firmate dall’illustratore Marco Perna, della Graphic novel sulla marcia pacifista del 1917”.

Fabbrica Forti (2)“Foto d’epoca, una documentazione inedita scovata nell’archivio CRI di Prato – si legge nella nota stampa – in cui si ritrovano le tracce di un interessante rapporto tra l’Unione Industriali di Prato e la Croce Rossa, i tessuti e le coperte prodotte dalle fabbriche ausiliarie per l’esercito e gli strumenti medici usati nei punti di primo soccorso allestiti da CRI al Convitto Cicognini e al Buzzi raccontano storie di grande interesse”.

“La collaborazione per questo allestimento fa parte del lavoro di rete per la costruzione della memoria collettiva del territorio – ha detto la presidente del Museo della Deportazione Aurora Castellani – Abbiamo lavorato su Mauthausen campo di prigionia nella prima guerra, dove alcuni pratesi furono rinchiusi e dove qualcuno tornò, arrestato nel marzo del 1944, anche come deportato”.

Com’è organizzata la mostra

Piano inferiore. Cinque sale organizzate per grandi temi. I numeri della Grande Guerra, con il quadro politico ed economico dell’Europa nel 1915-1918 attraverso le illustrazioni della Domenica del Corriere e le cartoline d’epoca. il mondo delle fabbriche pratesi, i rapporti con il Ministero della Guerra, il rapporto tra l’unione industriali e la Croce Rossa, la protesta operaia a La Briglia nel 1916 e poi Teresa Meroni e la marcia delle donne, un appassionato racconto per immagini di questa straordinaria donna a capo della Lega Laniera e dell’incredibile protesta per la pace partita dalle donne della Valdibisenzio nel luglio 1917. Voci dal fronte, una video installazione fa rivivere le storie e le emozioni dei tanti ragazzi del territorio pratese spediti in trincea. Le lettere e le cartoline originali che raccontano la Grande Guerra dei soldati e dei prigionieri. L’emergenza sanitaria e l’impegno della Croce Rossa: foto degli ospedali militari allestiti da CRI presso il convitto Cicognini, l’istituto Buzzi e palazzo Vaj, le poco conosciute esperienze dei punti di soccorso in vallata, come il Convalescenziario di Usella nella Villa Guicciardini insieme a prezioso e particolare materiale sanitario d’epoca.

Piano superiore. Il Comitato provinciale di CRI ha allestito un’infermieria da campo del 1915 con arredi, materiali sanitari e uniformi originali del periodo 1915-1918, realizzata anche grazie alla collaborazione di Crapanzano Militaria, azienda di Vernio che restaura e commercia oggetti militari d’epoca. E poi la stanza dei ricordi, la guerra raccontata attraverso le lettere dal fronte, gli oggetti personali, le testimonianze familiari. Infine due sale dedicate a “Dalla guerra di Libia alla Grande Guerra”, un percorso didattico pensato per i più piccoli in cui i grandi temi legati alla I Guerra Mondiale (le fabbriche, la fame, le emigrazioni, la Spagnola…) dialogano con la microstoria dei personaggi locali e della loro memoria.

“Dietro la Grande Guerra” è a ingresso libero e anche le visite guidate sono gratuite, dal 17 ottobre al 29 novembre con il seguente orario: sabato ore 15-19, domenica 10-13 e 15-19. Gruppi e scuole su prenotazione anche in altro orario. Per informazioni www.comune.vaiano.po.it, 338 7852103, www.fondazionecdse.it, [email protected].