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Sono nove gli appuntamenti che dal 5 al 31 marzo celebreranno la Giornata Internazionale della donna, una festa la cui eco e il cui messaggio dovrebbero risuonare ogni giorno, andando a sgretolare quella cultura maschilista e misogina che sfocia spesso, troppo spesso in femminicidio se non addirittura in femicidio.
A programmarli, la presidenza del Consiglio comunale, in collaborazione con gli assessorati alla Cultura e alla Pubblica Istruzione e Pari Opportunità.

La più ricca di queste giornate, martedì 8 marzo, il giorno clou, inizia alle 10 del mattino quando il Salone consiliare di Palazzo comunale si aprirà agli alunni delle scuole con “Trecentosessantacinquegiorniall’anno – l’8 marzo oltre la celebrazione”. Al centro dell’iniziativa, i ragazzi e le insegnanti sia delle scuole primarie che secondarie di I grado: il Conservatorio San Niccolò, le Ser Lapo Mazzei, le Curzio Malaparte e le Don Bosco. In aula tutti i consiglieri comunali. “Si tratta di un appuntamento al cui centro ci saranno i ragazzi e le ragazze delle scuole a cui abbiamo chiesto di riflettere su alcuni stereotipi, linguaggi, comportamenti, nei quali è insito il germe della violenza sulle donne – ha dichiarato la Presidente del Consiglio Ilaria Santi -. Pensiamo ascoltarli sia il primo passo per cambiare le cose. Finché dei problemi delle donne se ne occuperanno solo le donne, la parità non potrà essere raggiunta”.

Alle 17, invece, sempre nel Salone del Consiglio comunale, si terrà l’incontro “Un viaggio nel lavoro delle donne fino all’economia globale”, al quale interverranno l’italianista Rossana Cavaliere, la docente del Polo universitario (PIN) di Prato Annalisa Tonarelli, le imprenditrici Francesca Fani e Marcella Banci e la lavoratrice tessile Maria Prizzitano Mancuso. “Parleremo insieme del ruolo della donna nel mondo del lavoro con un’attenzione all’industria manifatturiera tessile e alla situazione pratese.- ha esordito l’assessore alla Pubblica Istruzione e Pari Opportunità Mariagrazia Ciambellotti -. Partiremo da un excursus storico della professoressa Rossana Cavaliere, conciliandolo con la realtà odierna attraverso la sociologa Annalisa Tonarelli e Patrizia Bogani, una delle prime studentesse del Buzzi, docente del PIN e cavaliere del lavoro. Non mancheranno i punti di vista delle imprenditrici e delle lavoratrici di oggi”.

Alle 21, invece, questa volta nel Salone consiliare della Provincia, l’appuntamento è con il teatro. A suggellare la fattiva collaborazione tra Comune e teatro Metropopolare si terrà, infatti, una serata tutta dedicata all’immane lavoro che viene fatto da tempo nelle carceri attraverso l’arte teatrale. Verrà, infatti, proiettata l’opera video “Un’acerba felicità”, ispirata a Romeo e Giulietta di Shakespeare e frutto del percorso che Metropopolare ha intrapreso con le detenute del carcere femminile minorile di Pontremoli. Un laboratorio con giovani e giovanissime, molte straniere, che le ha coinvolte e ispirate, ma più che altro le ha spinte a riflettere e a ripensare in maniera coraggiosa le proprie giovani vite, spesso succubi di stereotipi e violenze. A seguire, alcuni detenuti-attori della Casa Circondariale La Dogaia di Prato – dove Metropopolare è attivissimo – interverranno sul tema della giornata con contributi artistici.

Il 5 marzo, invece, giornata che darà il là all’intero programma, l‘associazione Giulio Gabbiani metterà in scena, alle 17 nella Sala delle Colonne della Scuola di Musica G.Verdi, il recital lirico dal titolo “Dodici donne, dodici canti”: un viaggio poetico e musicale (dalla canzone pop alle colonne sonore di Morricone, dall’opera lirica fino alla tradizionale canzone napoletana) nel mistero dell’universo femminile italiano, attraverso il ritratto di dodici donne che con la loro bellezza ed unicità hanno abbattuto ogni barriera temporale e culturale.

Domenica 6 marzo, invece, alle 21 al Teatro Cicognini andrà in scena lo spettacolo teatrale “Per donna sola” dell’associazione Altroteatro, con un montaggio scenico appositamente ideato per questa ricorrenza. Qui, la femminilità verrà esplorata attraverso i testi tratti dall’opera di Arnold Wesker, uno dei più illustri esponenti della drammaturgia inglese di fine ‘900.

Mercoledì 9 marzo ritorna, quindi, l’appuntamento con il premio Margherita Bandini Datini, a cura dei coordinamenti femminili della sezione di Prato di Rete Imprese Italia e del coordinamento femminile della Camera di Commercio, giunto alla IV° edizione. Quest’anno si terrà nel Salone consiliare della Provincia alle 18. Saranno consegnati 5 riconoscimenti a 5 imprese in rosa. Interverrà, inoltre, il direttore artistico della Camerata Strumentale Città di Prato Alberto Batisti, che parlerà di cosa significhi la concertazione e la direzione d’orchestra.

Giovedì 10 marzo alle 21 al Circolo Arci I Risorti de La Querce serata sul tema “La resistenza delle donne” organizzata dallo stesso circolo, dall’Associazione Nazionale Partigiani Italiani (ANPI) di Prato e da Rete Kurdistan. Una riflessione che mette in relazione l’esperienza delle donne partigiane della resistenza italiana e l’attuale sacrificio delle combattenti curde che hanno imbracciato il fucile per difendersi e difendere la propria dignità dall’Isis e per dare vita a una federazione democratica basata sulla parità.

Lunedì 14 marzo alle 21 ad Officina Giovani arriva l’iniziativa organizzata dall’assessorato alla Cultura: lo spettacolo teatrale “Fire”, a cura dell’associazione Teatro delle Muse, con la regia di Massimiliano Vintaloro, dedicato al Triangle Shirtwaist Fire, avvenuto nel 1911 a New York, una delle più grandi tragedie industriali d’America che ha spento la vita di tanti operai provenienti dall’Italia, come Giuseppe Zito e Vincenza Pinello.

Giovedì 31 marzo, infine, alle 21 di nuovo nella Sala delle Colonne della Scuola di Musica G.Verdi il centro antiviolenza La Nara con il contributo della Provincia organizza “Le suites per cello di Bach: Johann Sebastian o Anna Magdalena?” sulla teoria del professore della Charles Darwin University Martin Jarvis, secondo il quale “Suites per violoncello solo, non le ha scritte Johann Sebastian Bach ma la sua seconda moglie Anna Magdalena”. Esegue la violoncellista Tilly Cernitori, presenta Roberto Bevilacqua.